Figure del vuoto è una mostra che si sviluppa in quattro differenti sezioni, un percorso che attraversa gli spazi espositivi del paese composto da quattro mostre personali che vede coinvolti Maria Giovanna Morelli, Patrizia Giambi, Giovanni Lanzoni ed Elena Hamerski. Gli artisti si incontrano e confrontano in un progetto comune, che per loro stessa ammissione, parte da un azzardo: "azzardiamo per un momento una similitudine tra due sistemi articolati e complessi come sono la città e il corpo umano, entrambi in bilico in un equilibrio che continuamente si riassesta tra vuoti e pieni", come vuoti e pieni sono i luoghi dove questa vita, individuale e collettiva, si manifesta e si mostra, si “collauda” come avrebbe potuto dire F.T.Marinetti. Ecco allora i protagonisti di “figure del vuoto”: che abitano il “vuoto” o che ricercano in esso “figure”. Ognuno dei nostri autori dice cose diverse: è un “corpo” di memorie irrinunciabili, per Maria Giovanna Morelli; un veicolo che accerta le movenze dei “bisogni”, per Patrizia Giambi; una sciarada ironica, un rebus semantico, per Giovanni Lanzoni; un ambiguo contenitore in cui natura e artificio si manifestano in ibridazioni mai scontate, per Elena Hamerski.
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