Selvatico.
Spore.
[Due]
E
Bianca.
Una
parola
diversa
per
dire
latte
A
cura
di
Massimiliano
Fabbri
Una
mostra su e intorno al bianco che si snoda e articola in sei sezioni
dislocate in altrettanti musei e spazi espositivi appartenenti al
Sistema Museale della provincia di Ravenna.
Il bianco è l'umore e condizione che attraversa, collega e congiunge le opere degli autori presenti in mostra, in un percorso che sovrappone e tiene insieme collezioni, raccolte e memorie con sguardi e opere contemporanee.
Il bianco è l'umore e condizione che attraversa, collega e congiunge le opere degli autori presenti in mostra, in un percorso che sovrappone e tiene insieme collezioni, raccolte e memorie con sguardi e opere contemporanee.
E
Bianca.
Una
parola
diversa
per
dire
latte
è
il
secondo
episodio
del
progetto
Selvatico.
Spore.
Rappresenta
l'altra
faccia,
completamento
e
controcanto
di
A
Nera.
Una
lezione
di
tenebra,
presentata
nell'inverno
2010/11.
La
mostra
si
muove
con
le
stesse
logiche
ed
urgenze
della
precedente
ossia
innescare
un
incontro
e
cortocircuito
fertile
tra
arte
contemporanea
e
collezioni
presenti
sul
territorio.
Musei
che condensano vocazioni e identità dei luoghi, qui collegati in una
mappa che funziona quasi come un tentativo di narrazione. Raccolte e
spazi espositivi che forniscono sei distinte tracce che scandiscono
il percorso della mostra, che suggeriscono temi e traiettorie a
tessere una trama che fa del museo stimolo, ambito di produzione e
ricerca.
Uno
scambio perché nuovi e altri punti di vista si depositano e
intrecciano alle collezioni in un'ulteriore stratificazione di
significati e immagini. Un disegno-ragnatela fatto di corrispondenze.
Museo che chiama a sé per affinità ed empatia.
Opere
che saranno accolte negli spazi espositivi dove il museo aleggia,
scorre sotterraneo o risuona come un'eco, ma anche vere e proprie
intrusioni ed occupazioni temporanee nelle quali alcuni autori
dialogheranno direttamente con le densità delle raccolte.
La
scelta
degli
artisti
in
mostra
attinge
e
riparte,
anche
se
non
in
maniera
esclusiva,
e
con
molte
novità
al
suo
interno,
da
artisti
che
hanno
partecipato
al
precedente
progetto
Selvatico.
Rassegna
di
campagna,
rappresentandone
quindi
un'estensione
generativa,
prosecuzione
e
approfondimento.
Un'espansione
e
gemmazione.
Il
catalogo che accompagna le sei sezioni della mostra è arricchito da
una serie di scritti dove alla parola è chiesto di affrontare e
rilanciare le stesse domande che sostengono l'esposizione: testi che
guardano al bianco non solo dall'interno dell'arte visiva, ma
aprendosi anche ad altri ambiti, discipline e mondi. Con la
convinzione che l'arte sia luogo di collegamenti e messa in
discussione di margini e confini: a questa logica concorrono anche
gli appuntamenti in programma, un secondo percorso parallelo che si
affianca alla mostra.
Selvatico.
Spore
è
una
mostra
plurale
scandita
da
una
sequenza,
successione
e
incastro
di
tante
piccole
personali,
cellule
di
un
organismo
in
relazione
e
connessione
tra
loro:
l’insieme
è
qualcosa
in
più
e
di
diverso
della
semplice
somma
delle
parti.
Un
sistema
di
congiunzioni.
Una
crescita
che
ha
a
che
fare
con
l'andamento
vegetale.
Una
geografia.